presentazione


9 TAPPE
206 Km
4.000 m. SU

4.240 m. GIU
60 ORE
2 REGIONI
4 PROVINCE
49 COMUNI

Il percorso le tappela guidale immagininotiziedomande e rispostedicono di noicontattivai alla WEBAPP

AltraVia. Il nome nasce da una scommessa. Poteva esistere un altro modo di raggiungere il mar Ligure da un territorio di pianura come quello torinese? Si badi bene. Non un modo per forza migliore, ma diverso, altro.
Il turismo lento, sia esso praticato a piedi o sulle due ruote, solitamente privilegia località alpine, oppure percorsi attraverso territori poco popolati. Si potevano trovare strade e sentieri fruibili e interessanti, che conducessero a scoprire aspetti e volti nuovi, inaspettati e sorprendenti, di un territorio all’apparenza conosciuto, per andare da Torino a Savona?

Da qui la scommessa. 

Tracciare un’altra via, che unisse, percorrendoli lentamente, territori eterogenei: città e paesi famosi con borghi sconosciuti, aree con coltivazioni da cui si ricavano eccellenze mondiali con boschi impervi, sconosciuti persino agli abitanti del luogo.
Il sistema più rapido sarebbe stato quello di seguire, più o meno pedissequamente, il tracciato autostradale della A6. Invece, almeno fino a Ceva, ma anche dopo, si è optato per una scelta completamente diversa. Allungando di due tappe il percorso ipoteticamente più breve, si è tracciato un itinerario assolutamente inedito, privo sostanzialmente di tratti in pianura, che attraversa la collina di Torino, il Monferrato, il Roero, le Langhe, per affrontare poi in tre tappe finali le Alpi Liguri, che alla fine divengono Appennino.
Il non dover seguire un percorso prestabilito ha permesso di creare tappe sostanzialmente omogenee in termini di percorrenza, con posti tappa situati in paesi interessanti, ricercando, ove possibile, strade bianche o sentieri, molto sovente ombreggiati.

Ne è nata AltraVia. 

Sicuramente un’altra via nel panorama dei cammini e degli itinerari italiani, ma altra cosa rispetto alla maggior parte di essi.
Transiteremo attraverso città come Torino, Alba, Savona, borghi storici come San Damiano d’Asti e Millesimo, territori patrimoni dell’Unesco come il Monferrato e le Langhe, eppure per molti tratti sembrerà di entrare in un’altra dimensione, fatta di luoghi e di tempi remoti, inghiottiti da un paesaggio e da una natura che ci sorprenderà, perfino se siamo originari o frequentatori di queste terre.
Percorreremo boschi apparentemente impenetrabili, rischieremo di essere inghiottiti da sabbie mobili, calpesteremo il fondo di un antico oceano, veleggeremo su ampi crinali dove il nostro sguardo non avrà confine, scopriremo una giungla in città, foreste a pochi chilometri dal mare, testimonianze preistoriche.
Attraverseremo terre dove rimangono testimonianze dell’opera e delle gesta di santi, poeti, letterati, generali, re e regine. Scopriremo castelli con le loro storie, famose basiliche, santuari ricchi di fede, chiese medioevali dagli esoterici significati, palazzi storici, strutture megalitiche.
Sarà un viaggio che coinvolgerà tutti i nostri sensi, e il gusto sarà uno di quelli più coinvolti. Attraverseremo territori famosi per la produzione di vini famosi in tutto il mondo, e a ogni tappa sarà abbinato uno di essi. Da questi territori è poi nata la filosofia del mangiare lento, per assaporare prodotti locali e specialità gastronomiche invidiate da tutti, che avrà il suo epicentro in Alba, terra del tartufo bianco e della nocciola tonda gentile. 

Sarà un viaggio fuori dagli schemi.

Scopriremo il Piemonte come terra di colline, non di monti o di pianura, che ha come specialità culinarie piatti a base di acciughe o salse di tonno. Un Piemonte dove potremo fermarci a cercare conchiglie nella sabbia, dopo essere partiti attraversando un boschetto di palme. Scopriremo la Liguria come territorio di montagna, perché il mare è solo un confine, dove la cucina offre come piatti tipici il coniglio o la farinata di ceci. Una Liguria dove attraverseremo torrenti dal sapore alpino e in certi periodi dell’anno potremo essere bloccati da una nevicata.
Ogni tappa sarà profondamente diversa dalla precedente, ricca di sorprese e scoperte.
Scopriremo il rifugio di una principessa e del suo innamorato, usciremo dal centro di una città di un milione di abitanti fermandoci a un solo semaforo, conosceremo la storia di una mongolfiera arrivata dall’America. Vedremo esplicite scene sessuali sui muri di una chiesa, la tomba di un delfino nel fitto di un bosco, nocciole che andranno in giro per il mondo, una parabola televisiva che in realtà è una scultura. Capiremo che Twitter era già stato inventato centinaia di anni fa e che i carri non devono avere per forza quattro ruote. Passeremo in un sol passo dalle Alpi agli Appennini, attraversando un antico mare per giungere al mare.

AltraVia, in viaggio per un altro mondo.

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti ma nell’avere nuovi occhi

Marcel Proust

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