AltraVia su DOVE!

Continua il successo mediatico di AltraVia. Splendido il servizio che ci ha dedicato il prestigioso mensile “Dove” nel numero di giugno: un reportage di tredici pagine di Michele Costa e Chiara Salvadori di  Wild Bormida , con informazioni complete e dettagliate e splendide immagini. Quindi… correte in edicola! 😉

Pizzicando AltraVia: si parte!

Parte oggi il ciclo di concerti itineranti di Mosè Morsut lungo le tappe dell’Altra Via per promuovere il turismo lento, il  territorio e la sua storia.

A piedi, con uno zaino e una chitarra, lungo i 206 chilometri  dell’Altra Via che collega Torino a Savona. È Pizzicando l’Altra Via, il progetto del  ventiseienne musicista chierese Mosé Morsut, che partirà mercoledì 18 maggio da  Torino. Un’avventura che lo porterà ad attraversare la collina torinese, il Monferrato, il  Roero, le Langhe e le Alpi Liguri, fino al mare dove arriverà sabato 27 maggio, per  promuovere, attraverso la sua musica, il turismo lento, il territorio e la sua storia. In  ciascuna delle dieci tappe, infatti, Mosé porterà i brani del suo disco PUZZLE con una  serie di concerti itineranti in cascine, agriturismi, rifugi e librerie. Un’occasione per  promuovere il disco, uscito lo scorso marzo, ma soprattutto per permettere ai territori  attraversati di raccontarsi, valorizzando un altro modo di viaggiare, con un approccio  alla natura rispettoso dei suoi ritmi, dei suoi spazi e della sua bellezza. 

«Il progetto Pizzicando – racconta Mosè – è nato con l’intento di unire la mia passione per  la musica a quella per il viaggio e i cammini, nata fin da quando a 18 anni ho fatto il  Cammino di Santiago. Questa volta, però, volevo che il mio viaggio non arricchisse solo me  attraverso l’incontro con persone, luoghi, cibi e culture ma che potesse anche arricchire  quelli che avrei incontrato durante il viaggio. Mi sono chiesto che cosa avrei potuto dare io  a loro durante il mio passaggio. E così è nato Pizzicando». 

Con il progetto Pizzicando Mosè ha già percorso l’intero arco alpino nel 2019, con oltre  50 concerti in alcuni dei luoghi più iconici delle Alpi, dal Monviso alle Cime di Lavaredo. Questa volta ha scelto di percorrere l’Altra Via da Torino a Savona, il percorso nato  dall’intuizione di Dario Corradino e Gianni Amerio per unire le due città, valorizzando  tutta la ricchezza paesaggistica, enogastronomica e storica che ci sta in mezzo,  dimenticata dall’autostrada che le collega. Un modo per far rivivere i territori e le  persone che li abitano, permettendo a chi sceglie di intraprenderla di godere di  panorami fantastici ed eterogenei, gustare specialità ed eccellenze locali, immergersi  nella storia antica e recente, ammirare meraviglie architettoniche, scoprire affascinanti  borghi o avventurarsi in boschi impervi. 

«È una “via” appena nata – spiega Mosè – ideata e realizzata con dei principi, quelli della  sostenibilità e del turismo lento, che condivido. E mi piace l’idea che sia accessibile a tutti, 

per dislivelli e durata. Quando ne ho sentito parlare ho subito pensato che sarebbe stata  perfetta per Pizzicando». 

Lungo il suo viaggio Mosè percorrerà 206 chilometri, con 4.078 metri di dislivello in  salita e 4.289 in discesa, attraversando 2 regioni, 4 province e 45 comuni ed un sito  UNESCO. 

Lo stile di tutto il percorso sarà basato sullo scambio reciproco, senza l’impegno di  fondi: i punti tappa offrono vitto e alloggio e Mosè la sua musica. Sono numerose le  realtà che hanno scelto di accompagnarlo in questo viaggio fornendo materiali e  competenze. Da Coldiretti Piemonte e Turismo in Langa, che hanno aiutato a trovare  le location per organizzare i concerti, a Mercato Circolare che lo aiuterà a coinvolgere il  pubblico sui temi della sostenibilità proponendo un altro modo di guardare le cose. E  poi La Sportiva ha fornito le calzature, Ferrino il vestiario e lo zaino, la casa editrice Morellini edizioni ha realizzato la guida escursionistica dell’Altra Via, Eko Guitars ha  regalato la chitarra, modello “Marco Polo”, che Mosè porterà con sé e Mogar Music ha  donato al progetto un registratore professionale che servirà per documentare il viaggio  e condividerlo con chi lo vorrà seguire. 

La prima tappa sarà il Tram Diogene a Torino, alla rotonda tra corso Regio Parco e  corso Venezia, dove mercoledì 18 maggio alle 18.30 Mosè presenterà il progetto e  suonerà alcuni dei suoi brani in un incontro con Francesco Di Meglio di NEMO – Nuova  Economia in Montagna.  

Nell’occasione Mercato Circolare gli consegnerà le carte delle 10R dell’economia  circolare, una per ciascuna tappa, che lo accompagneranno lungo l’Altra Via, per  stimolare la riflessione su un’altra via di sviluppo possibile. 

Di seguito l’elenco delle tappe: 

18/05 – Torino, Diogene 

19/05 – Chieri, Nave dei Folli 

20/05 – Pino d’Asti, Canonica 

21/05 – Montafia, Cascina Vignole 

22/05 – San Damiano d’Asti, Piazza Libertà 

23/05 – Alba, Libreria Milton 

24/05 – Bossolasco, Colle della Resistenza 

25/05 – Paroldo, Bistrot 25Miglia 

26/05 – Millesimo, Cascina Rocchini 

27/05 – Montenotte Superiore, Rifugio Miera 

28/05 – Savona, Cascina Tre Santi 

Tutto il viaggio sarà documentato e raccontato sui canali social di Pizzicando.

Mosè Morsut ha iniziato a suonare la chitarra da piccolo, all’età di 8 anni ma alcuni sono  sicuri di averlo visto con una chitarra in mano anche a 7! Perfezionatosi con il  chitarrista internazionale Maurizio Colonna e membro di diverse band del torinese,  PUZZLE è il suo primo disco solista. Sette brani senza parole, solo note, sensazioni e  sapori. Le musiche di Mosè nascono da melodie semplici, da sensazioni ed emozioni, che 

piano piano si gonfiano di note fino a dar l’impressione all’ascoltatore che non sia più  una chitarra sola a suonare ma un’intera orchestra. 

Anche per la realizzazione del disco fisico l’artista ha avuto un’attenzione particolare  all’ambiente scegliendo un packaging inusuale, un origami – illustrato da Eugenio  Cesaro, cantante degli Eugenio in Via Di Gioia – realizzato in stone-paper. Una carta  particolare, impermeabile e resistente agli strappi, realizzata con residui di rocce. Per  produrla non si disbosca alcuna foresta e non si utilizza acqua che nella produzione di  carta classica rimarrebbe in parte inquinata.