Montafia, alla scoperta del Comune

Frazione di Bagnasco

Insieme di case distribuite secondo uno schema ellittico, con un solo ingresso attraverso una porta a sesto acuto. ln pratica, si tratta di una grande corte, anche nota come ricetto di Bagnasco, ovverossia raggruppamento medievale di case recinte da mura turrite in cui si raccoglievano gli abitanti della campagna in caso di pericolo, tipico del Piemonte. ln quest’area, in fase di ristrutturazione sotto la sovraintendenza delle Belle Arti, ritroviamo la parrocchiale di San Biagio, patrono di Bagnasco e l’ex scuola dove è in corso di allestimento un Centro espositivo museale del gesso e delle attività degli antichi scalpellini. Il fenomeno più singolare di quest’area è infatti quello dei solai piani in gesso, realizzati tra i secoli XVII e XIX, costruiti con l’accostamento di pannelli di gesso armato di bacchette di legno di nocciolo ed appoggiati su travetti secondari in legno. Di particolare interesse storico l’antica parrocchiale medioevale di San Giorgio, del XII secolo, che si trova nel cimitero di Bagnasco: struttura a tre navate, ripresa nella facciata a salienti, molto sviluppata in larghezza (appare particolarmente imponente, se confrontata con la maggior parte delle altre chiese romaniche dell’Astigiano), presenta all’interno una struttura imponente e sobria, con la copertura a capriate e coppi a vista, come doveva essere di norma nelle chiese dell’epoca. Nel catino absidale centrale ritroviamo decorazioni pittoriche: un San Giorgio del ‘600 e un Cristo nel sepolcro.

Chiesa di San Martino – vedi scheda

Chiesa romanica, la cui data di fondazione oscilla tra la fine dell’Xl e il XII secolo, che può pertanto essere considerato uno fra i più antichi edifici religiosi dell’Astigiano. Sito nell’area cimiteriale di Montafia, la chiesa di San Martino è un edificio ora ad aula unica, ma verosimilmente in origine a 3 navate. La vicinanza stilistica dell’abside e il motivo a denti di sega, realizzato in mattoni rossi e bianca perlacea arenaria simili a quelli dell’abside maggiore di San Secondo di Cortazzone, fanno pensare alle stesse maestranze. La parte più interessante è l’abside, arricchita all’esterno da una cornice di archetti pensili scolpiti con figure zoomorfe. All’interno campeggia un affresco datato intorno al XVI secolo raffigurante San Mattino che dona il mantello al viandante.

La strada che conduce dalla frazione Zolfo fino al centro di Montafia, il Viale della Rimembranza, è inoltre caratterizzata da una splendida alberata di tigli. L’alberata risale all’aprile 1926 e fu messa a dimora dagli scolari del paese per ricordare i caduti della Prima Guerra Mondiale. Tra il 2013 e il febbraio 2014 vennero abbattuti alcuni tigli dello storico viale in quanto risultati malati a seguito di perizie svolte dai tecnici. L’iniziativa scatenò le proteste in paese e nacque anche un comitato, “l nostri tigli di Montafia”, con l’obiettivo di sostituire i tigli abbattuti e tutelare il Viale. Nel frattempo l’Amministrazione comunale avviò la richiesta di riconoscimento di notevole interesse pubblico a tutela dell’area, ottenuta nel 2016. I tigli furono ripiantati il 29 novembre 2014. Nel 2017, in occasione della Giornata europea delle Alberate, il comitato “l nostri tigli di Montafia” è stato premiato con un attestato di merito al primo concorso nazionale, sul tema, indetto da Legambiente.Qui ritroviamo un piacevole punto di ristoro, con una fontanella e tavoli all’aperto, che reperiamo anche prima della salita alla frazione di Bagnasco.

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In Montafia concentrico e nelle borgate Vignole e Ravizza sono presenti strutture ricettive e artigianato alimentare:

  • Panificio Belvedere Via Roma 2 – Tel 0141 997206
  • • Pasticceria Tiramisù – Via Villanova 19 località Zolfo strada Provinciale 2 Tel 348 916 5216